

ETA' EVOLUTIVA
L'infanzia
Alcuni eventi e cambiamenti nella vita di un bambino – un parto difficile, una malattia, la nascita di un fratellino, l’ingresso in una scuola nuova, la separazione dei genitori, la perdita di una figura significativa – possono essere fonte di sofferenza. Il disagio può esprimersi attraverso ansia e irritabilità, disturbi del sonno e dell’alimentazione, calo del rendimento scolastico, difficoltà nella relazione con i coetanei, isolamento, aggressività, comportamenti regressivi.
L'adolescenza
Un altro momento critico del ciclo di vita nella fase evolutiva è indubbiamente l'adolescenza.
E’ importante come la famiglia vive il rapporto con il lutto e il dolore, la famiglia è il luogo deputato a trattare questi temi: se essa non tratta la sofferenza della crescita per l’individuo è impossibile crescere.
Tutta la famiglia è chiamata ad un passaggio evolutivo di cambiamento, momento critico per tutti: richiederà a tutti un cambiamento di atteggiamenti e di aspettative ed anche di immagini interne (di sé, degli altri) per giungere ad una nuova organizzazione delle relazioni e dei ruoli familiari.
Ciò che si trasforma in patologia è legato all'immobilità e all'impossibilità di cambiamento, a funzioni protettive e conservative dello status familiare che il figlio si assume.
Il bambino e il sintomo
La presenza del bambino durante i colloqui con i genitori, permette di osservare la famiglia e di entrarci in contatto a livello più profondo: il bambino è di fatto il maggior conoscitore sistemico e in miglior co-terapeuta che il clinico possa avere durante le sedute.
Come sottolinea Maurizio Andolfi, neuropsichiatra infantile, psicoterapeuta ad orientamento sistemico-familiare, il sintomo del bambino si prospetta come una “metafora relazionale, ovvero un segnale indiretto di bisogni relazionali che trovano un tempo e uno spazio nel manifestarsi dentro le relazioni attuali”
Secondo lo psicologo Daniel Stern, padre del concetto di intersoggettività, il sintomo del bambino può essere letto come il segnale d’allarme di un disagio profondo in tutti i membri della famiglia, in termini di funzionalità all’interno del sistema emozionale della famiglia, come catalizzatore su di sé della tensione in un momento particolarmente rischioso per la stabilità dell’intero gruppo allo scopo di mantenere stabile e coeso il gruppo stesso.
Sempre in linea con una visione sistemica del sintomo, Bowen, afferma che il sintomo del bambino diventa il segnale di una rigidità di funzionamento familiare che non permette ai membri di progredire nel processo di crescita, di trovare nuove forme di scambio e nuove modalità relazionali maggiormente evolutive.
Modalità d'intervento
In un'ottica dove il sintomo di un membro della famiglia, in questo caso il figlio, segnala una difficoltà all'interno del sistema, Andolfi afferma che è il bambino stesso con il suo sintomo ad essere "la porta d'entrata nella famiglia". Il bambino diventa il portavoce più rappresentativo all’interno della famiglia e il terapeuta, lo psicologo sistemico-relazionale, grazie alla sua formazione, mette a disposizione le sue capacità per costruire ponti tra le generazioni, per ridistribuire pesi e competenze tra i vari membri, così da aiutare ciascuno a ricollocarsi in ruoli e funzioni più idonee alla crescita sana della famiglia.
Affascinante ed evolutiva è anche la prospettiva di Salvador Minuchin, altro pioniere dell'approccio sistemico, che parla di processo familiare che incoraggia la somatizzazione ed individua alcune caratteristiche proprie della famiglia psicosomatica quali: l’invischiamento, l’iperprotettività, la rigidità, l’evitamento del conflitto e l’incapacità ad affrontare le differenze per contrattare una soluzione.
In quest'ottica il sintomo serve per deviare i membri dal vero conflitto, che tuttavia, una volta portato in seduta fa emergere un'esigenza, un bisogno di ridefinizione della coppia stessa.
L’osservazione diretta delle dinamiche familiari in seduta permette di accedere e co-costruire una mappa emotiva della famiglia e permette al bambino di sperimentare in seduta forme nuove di essere e di relazionarsi con gli altri membri significativi della famiglia.
Ambiti d'intervento:
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DiffIcoltà di comunicazione
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Difficoltà di relazione
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Difficoltà nella sfera comportamentale
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Difficoltà nella sfera emotiva
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Disturbo dello spettro dell'autismo
Servizi offerti:
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Consultazione psicodiagnostica
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Sostegno psicologico per minori con disabilità e per le loro famiglie
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Gruppi di riflessione a tema (genitori di bambini, adolescenti, disabili, genitori separati, coppie e genitori affidatari)
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Supporto familiare per conflitti tra coppie, genitori e figli